Il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) è stato reso interoperabile con il Fascicolo digitale (Fvoe) 2.0 attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale Dati. Lo fa sapere ANAC.
Questo significa che “le stazioni appaltanti possono ora consultare il Durc emesso in corso di validità su FVOE 2.0 ai fini della verifica dell’assenza di violazioni definitivamente accertate in materia contributiva secondo il nuovo Codice degli Appalti (art. 94 comma 6 del D.Lgs. 36/2023)”.
Il documento è inserito automaticamente nel fascicolo virtuale dell’operatore economico nel momento in cui l’impresa rilascia alla stazione appaltante l’autorizzazione all’accesso al proprio fascicolo.
Anac ricorda che “la regolarità contributiva è un requisito estremamente volatile” ed invita, pertanto, le stazioni appaltanti a “chiedere la verifica della presenza del Durc emesso in corso di validità nel momento in cui se ne manifesta l’effettiva esigenza”.
Allo stato – fa sapere l’Autorità – non è possibile chiedere l’emissione del DURC per gli operatori economici che ne risultino sprovvisti. In questo senso, si sta lavorando ad un accordo con gli enti previdenziali. Mentre, nel corso delle prossime settimane saranno introdotte nuove tipologie di documenti per la verifica dei carichi fiscali non definitivamente accertati dell’Agenzia delle Entrate, dell’avvenuta comunicazione al Ministero del Lavoro del prospetto informativo disabili e della relazione sulla parità di genere.
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