La proroga tecnica solo in casi limitati e precisi, serve la gara aperta. Lo dice l’Anac censurando il modus operandi dell’Azienda Ospedaliera dei Colli (Napoli) dopo aver accertato un utilizzo improprio dell’istituto della proroga tecnica che ha esteso la durata contrattuale di diversi contratti d’appalto di servizi di vigilanza per quasi un decennio, non facendo ricorso a gare aperte e violando reiteratamente il Codice degli Appalti.
“I controlli in corso di esecuzione dell’appalto presso i tre presidi ospedalieri non risultano adeguatamente effettuati e/o documentati ai fini dell’accertamento della regolare esecuzione”, scrive inoltre l’Anac nella delibera N. 256, approvata dal Consiglio il 24 maggio 2024. “I Responsabili del procedimento e i Direttori dell’esecuzione non hanno adeguatamente svolto le funzioni di coordinamento, direzione e di controllo, e l’Azienda Ospedaliera non ha operato nell’adeguato rispetto del Codice; nel periodo intercorrente tra il 2010 ed il 2024, infatti, la stazione appaltante non ha fornito alcuna evidenza documentale in merito ai controlli svolti in linea con quanto previsto dalla normativa primaria e regolamentare di riferimento”.
Nella delibera approvata, Anac aggiunge che “la programmazione è espressione dei più generali principi di buon andamento, economicità ed efficienza dell’azione amministrativa, in quanto rappresenta un momento di chiarezza fondamentale per la determinazione del quadro delle esigenze, per la valutazione delle strategie di approvvigionamento, per l’ottimizzazione delle risorse e per il controllo delle fasi gestionali. La fase dei controlli in fase esecutiva è fondamentale per garantire l’esatto adempimento delle prestazioni da parte degli operatori economici affidatari dell’appalto e per realizzare l’interesse pubblico sotteso all’affidamento”.
Fonte ANAC
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