Sai che il 31 dicembre 2023 si concluderà il percorso di qualificazione delle Stazioni Appaltanti? C’è tempo fino a quella data per ottemperare alle nuove norme e qualificarsi per i diversi livelli di affidamento lavori, servizi e forniture previsti. Ratio della norma, operativa dallo scorso 1° luglio, è snellire il numero di Stazioni appaltanti e Centrali di committenza presenti ad oggi in Italia e professionalizzarne le funzioni, nell’ottica di una maggiore efficienza della PA.
Tre i livelli di qualificazione, sia per l’affidamento di lavori e che per forniture e servizi, ottenibili attraverso l’acquisizione di un punteggio collegato alla sussistenza di determinati requisiti, tra cui la formazione del personale (20 punti). La disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale è, invece, annoverata tra i prerequisiti per l’ammissione stessa alla procedura di qualificazione.
Le SA che non si qualificano, non potranno ottenere il rilascio del CIG (codice identificativo di gara) per affidamenti di lavori e per l’acquisizione di servizi e forniture sopra le soglie comunitarie.
L’ANAC effettuerà verifiche sulle informazioni e i dati forniti dalle stazioni appaltanti e dalle centrali di committenza ai fini del controllo di veridicità (previste sanzioni da un minimo di 500 euro ad un massimo di un milione di euro).
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Staff Traspare