Whistleblowing: il Consiglio dei Ministri ha recepito la direttiva europea riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni nella PA e nelle imprese, per preservarle da comportamenti ritorsivi. È quanto prevede il decreto approvato in via definitiva lo scorso 9 marzo 2023. Si rafforzano così le competenze dell’Anac, che diventa l’unico soggetto titolato a “valutare le segnalazioni e l’eventuale applicazione delle sanzioni amministrative, sia per ciò che concerne il settore pubblico che quello privato” ha commentato il presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione Giuseppe Busia.
COSA PREVEDE IL DLGS. Il decreto legislativo disciplina la protezione dei cosiddetti whistleblowers, le persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato, di cui siano venute a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato. I whistleblowers non possono subire ritorsioni, tra le quali viene annoverato il licenziamento, la sospensione, la retrocessione di grado o la mancata promozione, il mutamento di funzioni, il cambiamento del luogo di lavoro, la riduzione dello stipendio, la discriminazione o comunque il trattamento sfavorevole, e molto altro.
OBBLIGO CANALE SEGNALAZIONE INTERNA. I soggetti del settore pubblico e i soggetti del settore privato devono attivare propri canali di segnalazione che garantiscano la riservatezza dell’identità del whistleblower.
SANZIONI. L’Anac applica al responsabile le seguenti sanzioni amministrative pecuniarie: a) da 10.000 a 50.000 euro quando accerta che sono state commesse ritorsioni o quando accerta che la segnalazione è stata ostacolata o che si è tentato di ostacolarla o che è stato violato l’obbligo di riservatezza di cui all’articolo 12; b) da 10.000 a 50.000 euro quando accerta che non sono stati istituiti canali di segnalazione, che non sono state adottate procedure per l’effettuazione e la gestione delle segnalazioni; c) da 500 a 2.500 euro nel caso in cui venga accertata la responsabilità penale della persona segnalante per i reati di diffamazione o di calunnia.
ENTRATA IN VIGORE. Le disposizioni del decreto legislativo whistleblowing hanno effetto a decorrere dal 15 luglio 2023. Per i soggetti del settore privato che hanno impiegato nell’ultimo anno una media di lavoratori subordinati fino a 249, l’obbligo di istituzione del canale di segnalazione interna ha effetto a decorrere dal 17 dicembre 2023.