Fino al 30 giugno 2023 le Stazioni Appaltanti devono provvedere obbligatoriamente alla costituzione di un Collegio Consultivo Tecnico (CCT) per i lavori inerenti ad opere pubbliche di importo pari o superiore alle soglie UE. Lo prevede l’articolo 6 del D.L. 76/2020, convertito in legge n. 120/2020. Compito del nuovo organismo è quello di assistere la SA per la rapida risoluzione di controversie e dispute tecniche di varia natura suscettibili di insorgere nel corso dell’esecuzione del contratto, ma ha anche funzioni consultive ed operative con riferimento ai casi di sospensione delle opere pubbliche disciplinati dall’art. 5 del D.L. 76/2020.
Il Decreto n.12 del 17/01/2022, il Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili ha, quindi, introdotto le Linee guida per l’omogenea applicazione della materia, disciplinando, in particolare, costituzione, durata e requisiti dell’organismo, funzioni e competenze, nonché disponendo la creazione di un Osservatorio permanente per assicurare il monitoraggio dell’attività dei CCT.
Nello specifico, il CCT si compone di tre membri (cinque in caso di motivata complessità dell’intervento ed eterogeneità delle professionalità richieste) scelti dalla Stazione Appaltante tra ingegneri, architetti, giuristi ed economisti con comprovata esperienza nel settore degli appalti, delle concessioni e degli investimenti pubblici e specifica conoscenza di metodi e strumenti elettronici, tra cui quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture (BIM). Interviene negli affidamenti di lavori di opere pubbliche sopra la soglia comunitaria ex art. 35 del Codice dei Contratti, compresi i lavori di manutenzione straordinaria, i contratti misti, quelli stipulati attraverso accordi quadro con uno o più operatori economici, i lotti di importo pari o superiore alle soglie UE. Sono esclusi gli affidamenti di forniture e servizi ed i lavori di manutenzione ordinaria. Viene, altresì, prevista la possibilità di nominare tale organo consultivo già nella fase antecedente l’esecuzione, per acquisire pareri di natura tecnica sulla scelta dell’iter approvativo, sulla procedura di gara da adottare, sul bando e sullo schema di contratto. Le Linee guida raccomandano la costituzione ante operam per gli interventi realizzati con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale complementare (PNC).
Traspare ha realizzato apposito modulo per coadiuvare le Stazioni Appaltanti in questo adempimento, in maniera rapida ed agevole. L’Albo CCT è visibile nell’area Operatori della suite e consente alle figure professionali e agli enti di procedere agevolmente alla, rispettivamente, registrazione e selezione dei componenti, sulla base dei requisiti previsti dalla normativa.
Per info e preventivi chiamare lo 0881 66 51 31 o inviare una mail a info@traspare.com